venerdì 7 dicembre 2012

IDELFONSO NIERI
















LA VOGLIA DI CICCIA



Uno lassù dei nostri monti, ora non mi vuol venire in mente chi fosse, diceva: - La voglia della ciccia non me la son mai leva, ma tanto me la vo’ levare, tanto me la levo.-
Eccoti che s’avvicina Santa Croce, e lui disse: - Oh! il giorno di Santa Croce vado a Lucca, e mi vo’ cavare la voglia di ciccia; apposta ci vado; anco dovessi spendere uno scudo, colla voglia di ciccia in corpo non ci vo’ rimanere.-
Viene quel giorno, e lui via a Lucca!  Girò un pezzo di qua e di là, tanto che gli venne una fame che avrebbe mangiato un uomo per traverso.  Guarda guarda per trovare un posticino per la quale, alla fine vede un albergo assai pulito entra e sede. Subito viene un servitore e gli mette davanti la nota del contenente che ci era: - Che cosa desidera? -  Lui, Togno, che non conosceva neanche l’o, invece di dire:
Carta bianca e inchiostro nero
Non c’intendo per da vero,

volle fare il dotto; guardò il foglio in tralice con aria d’importanza e posò il dito sulla prima parola.          - Portatemi questa qui! -   Era minestra fina col brodo. - Buona, ma buona buona! Questa ci voleva per preparare il letto sullo stomaco.  — «E ora che comanda?» — «Questa qui». E mette il dito sulla seconda. Gliela portano: risotto alla milanese. Lo principia a mangiare e gli piaceva, ma gli cominciò a dispiacere di ingombrare il posto alla ciccia. — «E ora?» dice il servitore. Posa il dito un po’ più giù: — «Questa». Eran maccheroni alla napoletana! «O la ciccia non arriva più?». — «E ora?» Mise il dito assai più basso: capellini fatti a uso pasta asciutta! Cominciava a esser pieno. «Per mio! o la ciccia non viene?» — «Ora portatemi questa». Eran lasagne fine col cavolo piacentino!... — «E ora?» — «Portatemi questa» e toccò l’ultima riga.... Era l’insalata!... Con tutta la su’ gran voglia di ciccia non fu capace di assaggiarla in una trattoria! Mangiò cinque minestre e un’insalata! — Che occhi avrà fatto quel servitore! — E così succede agli asini che voglion parer di sapere.




Annibale Caracci - Il mangiafagioli (1583-1584)



vedi : Cento Racconti Popolari Lucchesi





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