martedì 30 aprile 2013

FESTA DEI LAVORATORI


1° MAGGIO 2013

Quarto Stato - Pellizza da Volpedo (1901)


"La musica per il nuovo mondo"


 24a Edizione del
concerto del 1 Maggio



leggi : Il Primo maggio: storia e significato di una ricorrenza

Dove Degustare : Cascio specialità cotte nei forni a legna

Comune di Molazzana






Eventi in Garfagnana

Domenica 5 maggio, Cascio
 (Molazzana, Lucca)

A Cascio… “la tradizione nel profumo dei forni a legna”

Dalle ore 12.30 percorso degustativo ….dall’antipasto al dolce…specialità cotte nei forni a legna del paese



ingarfagnana.it








By Lucca Live on aprile 29, 2013


NOTIZIE STORICHE SU CASCIO
da: Contado Lucchese.it

Cascio è uno dei più antichi borghi del comune di Molazzana, alcuni storici analizzando il suo toponomio lo farebbero risalire all’epoca romana, “Fundum Cassii” terre del colono Cassio, le prime notizie documentate del borgo le troviamo in una pergamena del 968, nella quale la Contessa Wilma madre di un certo Ugo, dona una chiesa dedicata ai Santi Stefano e Lorenzo e delle terre locate in “Cassio” alle monache di S.Ponziano (Lucca), successivamente “Saxi” (Cascio) viene citato anche in un placito redatto dalla contessa Matilde, il 10 luglio 1105 durante la sua visita a “Villa Foxana” Pieve Fosciana.
Il Borgo ospitò fin dai primi anni del Mille, un importante castello intorno al quale per molti secoli si combatterà, ai primi anni del XII secolo quando i lucchesi iniziarono a espandere i loro confini, i Porcaresi signori di Cascio cercarono di sottrarsi al loro dominio alleandosi con i pisani, i lucchesi per vendicare l’affronto nel febbraio del 1170 inviarono in Garfagnana i soldati del quartiere di S.Pietro e Gervasio, l’esercito lucchese comandato da Beradigo da Bozzano assaltarono il castello di Cascio e bruciarono l’intero borgo...
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PRIMAVERA 2013

PRIMAVERA
foto da www.tafter.it

da "Stagioni"
di Mario Rigoni Stern - ed. Einaudi




"Tre marchi al di là di Ulm"


La partenza avveniva nel mese di marzo, quando il disgelo aveva liberato i passi che nelle nostre montagne erano come porte verso i paesi dell'Europa centrale.  Andavano a piedi, con gli arnesi del mestiere dentro un sacco appeso alle spalle con due pezzi di corda, o sulla carriola che spingevano con l'indispensabile.  Così i nostri montanari si avviavano verso la Prussia, l'Austria o la Boemia a lavorare in cambio di marchi o corone che davano poi la possibilità di svernare in famiglia.
Lungo i percorsi che di anno in anno venivano tramandati ai più giovani, avevano i loro luoghi di sosta cadenzati a giornate di cammino; dormivano nelle stalle o nei fienili dei contadini che offrivano ospitalità gratuita. Ricambiavano con qualche lavoretto.
Chi poteva, a Trento, dal 1867, saliva sul treno dopo aver acquistato il biglietto secondo la possibilità del portamonete.  Come passaporto, tutti avevano in tasca il certificato di battesimo.  Per lingua si arrangiavano, e bene, con l'antico linguaggio che ancora si parlava tra queste montagne;  chi arrivava in Boemia o nel Wuppertal aveva maggiore probabilità di guadagno, o di scegliere il lavoro che più gli si confaceva.
Ancora oggi, non certo tra i giovani, è ricordata una frase di questi migranti stagionali. Uno che era ritornato a casa dopo otto mesi di lavoro, a chi gli chiedeva dove quell'anno si era fermato, aveva risposto: "sono stato tre marchi al di là di Ulm"
Spiegò che giunto in una stazione e ritrovandosi ancora in tasca tre marchi, li aveva spesi tutti per un biglietto che lo portasse il più possibile verso l'interno, perché, aveva pensato, lì certamente era minore la concorrenza  degli stagionali e meglio poteva scegliere.
Tre marchi al di là di Ulm per molti anni volle dire andare lontano, verso un qualsiasi luogo per bene lavorare e più guadagnare.
(pag.33-34)




Sempre in tema delle migrazioni stagionali vedi anche :  La Partenza del Boscaiolo






sabato 27 aprile 2013

28/4 - 1/5/2013 a Fornaci di Barga Festa del 1 maggio

EVENTI IN GARFAGNANA E MEDIA VALLE DEL SERCHIO











Fornaci di Barga
53° EDIZIONE DELLA FESTA
Il comitato 1° Maggio vi invita a visitare la nostra esposizione
dalle ore 9 di Domenica 28 Aprile alle 19 di Mercoledì 1° Maggio 2013
Tutte le novità nei settori:
AUTO MOTO E MACCHINE AGRICOLE – MOSTRA DEI FIORI - MOBILI E ARREDO – ARTICOLI PER L’AGRICOLTURA – MACCHINE MOVIMENTO TERRA – RECUPERO ENERGETICO -GIARDINAGGIO  - CAMPEGGIO – MINERALI E FOSSILI - TEMPO LIBERO – CACCIA E PESCA – ASTRONOMIA.
NOVITA’ ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE

Dove Degustare: Anchiano, Sagra del Baccalà Norvegese - 44a edizione

EVENTI IN GARFAGNANA E MEDIA VALLE DEL SERCHIO







Sagra del Baccalà di Anchiano

By Lucca Live on aprile 22, 2013


   
Mercoledì 1 Maggio, Anchiano (Borgo a Mozzano, Lucca)

Sagra del Baccalà

Ospite d’onore la cantante Fiordaliso



La sagra del Baccalà norvegese di Anchiano è ormai una realtà consolidata. Un’idea che nata da alcuni volenterosi amanti del loro paese, ha prodotto in tutto questo tempo nuove conoscenze e nuove amicizie, soprattutto con la città di Aalesund, splendida città norvegese gemellata con Borgo a Mozzano dal 1980 e famosa per il suo baccalà esportato in tutto il mondo. Utilizzando proprio questo famoso baccalà, gli abitanti di Anchiano ogni anno deliziano migliaia di visitatori.

Il programma:

Ore 10: Apertura stand e inizio vendita del buonissimo baccalà alla texana

Ore 15: Concerto di Fiordaliso

Ore 17,30: Estrazione biglietti lotteria

Per maggiori informazioni : sagradelbaccalanorvegese.it






vedi anche :     Dove degustare: Sagra del Baccalà di Anchiano



giovedì 25 aprile 2013

25 APRILE 2013



http://www.anpi.it






di Fogliazza / 23 aprile 2013 












"Bella Ciao" - 25 aprile 2013



"Bella Ciao" di Goran Bregovic





BELLA CIAO


La storia di “Bella ciao” è stata scritta tante volte, ma è documentata la scoperta che il ritornello di questa canzone sia stato suonato e inciso già nel 1919 a New York in un 78 giri con il titolo “Klezmer-Yiddish swing music”.
In America il brano fu portato da un fisarmonicista zingaro, Mishka Tsiganoff, originario di Odessa che a New York aprì un ristorante, parlava correttamente l’yddish e lavorava come musicista klezmer.
La canzone divenne inno ufficiale della Resistenza solo vent’anni dopo la fine della guerra. Cesare Bermani, autore di uno scritto pionieristico sul canto sociale in Italia, parla di invenzione di una tradizione. Poi a consacrare il tutto è arrivata Giovanna Daffini, che nel 1962 aveva cantato una versione di “Bella ciao” nella quale non si parlava di invasori e di partigiani, ma di una giornata di lavoro delle mondine.           (leggi in ANPI qui)


martedì 16 aprile 2013

Firenze - 13/21 Aprile 2013 - "Montagne Toscane"



Inaugurata la mostra sulle montagne toscane per i 150 anni del CAI

Sabato 13 aprile a Firenze il Presidente Generale del CAI Umberto Martini ha presentato l'esposizione voluta dal Gruppo regionale Toscana per celebrare l'importante ricorrenza del sodalizio



Una mostra fotografica ad ingresso libero per raccontare la vita e la storia del Club Alpino Italiano sulle montagne della Toscana, attraverso gli obiettivi dei suoi soci. E' questo il tributo che il Gruppo Regionale Toscana del CAI, con il patrocinio del Comune di Firenze, ha preparato per celebrare il 150° anniversario del sodalizio.

La mostra “Il CAI dalle origini fino ai giorni nostri: Uno spaccato con immagini e testo della vita del Club Alpino della Toscana raccontato dai protagonisti”, sarà inaugurata dal Presidente Generale del CAI Umberto Martini sabato 13 Aprile alle ore 16 a Firenze, (Sala “ex-Leopoldine” Piazza Tasso 8), dove rimarrà aperta fino a domenica 21 Aprile.

leggi tutto l'articolo in "Lo Scarpone

13 aprile 2013 salita al Monte Giovo m.1992

Club Alpino Italiano
Sezione di Barga  - "Val di Serchio"





vedere in  daniele saisi blog


Esercitazione in cordata sul Monte Giovo


salita alla vetta del Monte Giovo m.1992 (foto di D.Saisi)

di preparazione alla salita della Punta Castore il 6 e 7 luglio 2013.      
(Gruppo del Monte Rosa - Valle D'Aosta)





Monte Giovo m 1991
Appennino Tosco-Emiliano

ll Monte Giovo (1.992 m s.l.m.) è tra le più alte vette dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Situato tra i comuni di Pievepelago dalla parte modenese e Barga, dalla parte della Valle del fiume Serchio, sovrasta con uno strapiombo di 600 m il Lago Santo, uno dei più grandi e alti dell'Appennino settentrionale.
È raggiungibile attraverso il sentiero C.A.I. 527 o col sentiero 525; inoltre è attraversato dal sentiero appenninico di crinale 00 (Alta Via).
Importanti cime vicino al Monte Giovo sono il Monte Rondinaio, il Sasso Tignoso, l'Alpe Tre Potenze. Nei giorni particolarmente limpidi la vista dalla vetta può arrivare persino al mare.
Sulla cima si erge la Croce degli Scout, realizzata per volontà di Emilio Balestri e Tullio Marchetti nel 1963 e restaurata dal Gruppo Scout Vignola 2 nel 1998. (fonte:  wikipedia)