domenica 4 marzo 2012

Giovanni Pascoli - La Canzone di Marzo

1912 - 2012



Da :  I Canti di Castelvecchio



Alberto Magri - La fonte di Castelvecchio



Canzone di Marzo

Che torbida notte di marzo!
Ma che mattinata tranquilla!
che cielo pulito! che sfarzo
di perle! Ogni stelo, una stilla
che ride: sorriso che brilla
  su lunghe parole.

     Le serpi si sono destate
     col tuono che rimbombò primo
     Guizzavano, udendo l’estate,
     le verdi cicigne tra il timo;
     battevan la coda sul limo
       le biscie acquaiole.

Ancor le fanciulle si sono
destate, ma per un momento;
pensarono serpi,quel tuono;                                                                            
sognarono l’incantamento.
In sogno gettavano al vento
  le loro pezzuole.


Adolfo Balduini - Contadina
      Nell’aride bresche anco l’api
      si sono destate agli schiocchi.
      La vite gemeva dai capi,
      fremevano i gelsi nei nocchi.
      Ai lampi sbattevano gli occhi
        le prime viole.


Han fatto, venendo dal mare,
le rondini tristo viaggio.
Ma ora, vedendo tremare
sopr’ogni acquitrino il suo raggio,
cinguettano in loro linguaggio,
  ch’è ciò che ci vuole.

     Sì, ciò che ci vuole. Le loro
     casine, qualcuna si sfalda,
     qualcuna è già rotta. Lavoro
     ci vuole, ed argilla più salda;
     perché ci stia comoda e calda
       la garrula prole.




Edouard Manet  - Rondini


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