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giovedì 9 luglio 2015

LA TRADOTTA

1915 - 2015
Canti della Prima Guerra Mondiale
Udine: soldati che salgono sulle tradotte - 1915/1918
foto del Museo Centrale del Risorgimento
1418 Documenti e immagini della grande guerra
























La Tradotta
video di Sepp Innerkofler





testo
La Tradotta
(anonimo)
1915/1916

La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.

Siam partiti, siam partiti in ventinove,
solo in sette siam tornati qua,
e gli altri ventidue…
son rimasti tutti a San Donà.

Cara suora, cara suora, son ferito,
a domani non ci arrivo più.
questo fiore per la mia mamma…
te lo do' che me lo porti tu!

A Nervesa, a Nervesa c'è una croce.
Mio fratello l'è sepolto là,
io ci ho scritto su: «Ninetto»…
che la mamma lo ritroverà


giovedì 4 giugno 2015

La Campana di San Giusto

1915 - 2015

immagini da Google


Il brano patiottico “La campana di San Giusto”,  testo di Giovanni Drovetti e musica di Colombino Arona, fu composto nel 1915, probabilmente a Torino.
Fu molto popolare durante la prima guerra mondiale, tanto da essere eseguito nelle numerose cerimonie e manifestazioni pubbliche.
La canzone fa riferimento a una delle campane della cattedrale di San Giusto, eretta sulla sommità del colle omonimo che domina Trieste. Questo edificio religioso, fu particolarmente caro agli irredentisti italiani durante la prima guerra mondiale, da diventarne un simbolo della riconquista dei territori italiani sotto dominazione straniera .
L'Italia prese infatti parte a questo conflitto per completare l'unità nazionale con l'annessione del Trentino-Alto Adige e della Venezia Giulia. Ricordiamo che l'Italia rimase inizialmente neutrale, per poi scendere al fianco degli alleati il 23 maggio 1915 dopo la firma del segreto Patto di Londra. In questo accordo venne stabilito che l'Italia entrasse in guerra al fianco dell'Intesa entro un mese, ed in cambio avrebbe ottenuto, in caso di vittoria, il Trentino, l'Alto Adige, la Venezia Giulia, l'Istria, con l'esclusione di Fiume, parte della Dalmazia.
Per queste motivazioni che il culmine della popolarità di questo brano si ebbe il nel novembre 1918. In questo mese fu firmato l'armistizio di Villa Giusti, il quale sancì la resa dell'Impero austroungarico all'Italia, consentendo così, due giorni dopo la firma del suddetto, alle truppe del Regio Esercito, di entrare vittoriose il 5 Novembre a Trento e a Trieste.

(rif storico tratto da wikipedia)



Enrico Caruso 
(biografia a fondo pagina)


Caruso performs the patriotic Italian song "La Campana Di San Giusto" (The Bells Of San Giusto) composed by Colombino Arona. Victor recording, January 6, 1919.


La campana di san giusto

Per le strade, per le vie di Trieste,
suona e chiama di San Giusto la campana.
L'ora suona, l'ora suona non lontana,
che più schiava non sarà.

Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar.

Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar.

Avrà baci, fiori e rose la marina,
la campana perderà la nota mesta.
Su San Giusto sventolar vedremo a festa
il vessillo tricolor.

Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar!






domenica 12 aprile 2015

Bassano del Grappa

Gita del 21-22 marzo 2015














IL PONTE DI BASSANO                                                                               

o PONTE VECCHIO
o  PONTE DEGLI ALPINI

(wikipedia)

1915 - 2015












La ricostruzione del Ponte degli Alpini - 1948
Pubblicato il 17 feb 2015 
"Il 17 febbraio 1945 [Masaccio] con un'azione incredibile per astuzia ed audacia fece saltare in aria il Ponte Vecchio di Bassano per evitare che il suo bombardamento da parte degli Alleati costasse terribili distruzioni alla città. L'interruzione di quello che era ormai l'unico ponte intero sul Brenta venne 'vendicata' con l'ennesima rappresaglia: tre patrioti reclusi nelle carceri cittadine vennero fucilati dopo averli fatti sfilare per le strade del centro. Il Comando della neo-divisione [Monte Grappa] ordinò ad un Masaccio recalcitrante di non reagire per non innescare una tragica spirale di contro-rappresaglie. Ma ormai si era giunti alla resa dei conti." (Flavio Trentin, "Primo Visentin Masaccio", Comune di Riese Pio X, 2004)
Una targa commemorativa appesa al centro del Ponte ricorda l'accaduto:
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/B...N.B. Nel commento del video c'è quindi un errore: il Ponte non fu bombardato dagli Alleati.
Nel video tratto dalla 'Settimana Incom' dell' 8.10.1948 De Gasperi e Bonomi inaugurano il Ponte ricostruito dagli Alpini.
Comitato Riese45, 70 anni dopo.


Il Ponte degli Alpini sul Brenta