giovedì 14 febbraio 2013

Buon San Valentino a tutti ...

osservatoriesterni.it

... impossibile non ricordare in questa occasione Raymond Peynet 


"Io so che la vita reale è triste, ma di sognare abbiamo sempre bisogno. La poesia non è guerra, morte, malattia, essa vive tra i fiori, gli uccelli, la natura. Altri hanno scelto di darsi alla politica, io ho scelto di disegnare l'amore, la gentilezza, la tenerezza." (Raymond Peynet)






















Raymond Peynet nasce il 16 novembre 1908 a Parigi. Si sposa con Denise Damour ed avrà una figlia, Annie. E’ l'ultimo giovane ammesso a Germain Pilon, il futuro istituto di Arte Applicata all'Industria ed è uno dei fratelli Lumière a consegnargli il diploma. Il suo primo impegno è presso un pubblicista e, in seguito, presso un decoratore. Infine trova lavoro presso Tolmer dove realizza manifesti, confezioni per farmaci, scatole diverse. Si prodiga, quindi, per aprire una propria agenzia, ma la guerra è alle porte. Si trasforma in disegnatore dell'esercito, realizza esposizioni itineranti per i prigionieri; poi, prigioniero a sua volta, evade. Prima della guerra aveva iniziato ad inviare dei disegni a giornali e riviste ed a illustrare libri. Nel 1942, davanti al chiosco della Musica nel parco di Valence, Peynet inventa la famosa coppietta. Manda i disegni all’amico Max Favalelli, allora redattore della rivista “Ric e Rac”, che li chiamerà “gli innamorati di Peynet”. È l’inizio di una lunga storia. I due fidanzati viaggiano in tutto il mondo. Contemporaneamente, Peynet realizza scene e costumi teatrali, disegna l’espositore e il cofanetto del profumo Succès fou di Elsa Schiapparelli, illustra libri e intensifica la sua attività nel campo della grafica. "Le Kiosque des Amoureux de Peynet" diverrà monumento storico. Muore il 14 gennaio 1999.
fonte: www.librerie.it/

 "i celeberrimi "Les Amoureux ...
"Sono nati nel 1942 ma in realtà hanno sempre vent'anni. È stato un caso. Durante la guerra mi trovavo alla stazione di Valence e là, in attesa della coincidenza, andai a fare due passi finché arrivai in un giardino, al cui centro vidi un "kiosque à musique". Fu qui che mi venne l'ispirazione per un disegno. Rappresentai un gruppo di suonatori che al termine d'una esecuzione andavano via con gli strumenti nelle custodie, e uno solo continuava imperterrito a suonare il violino, dicendo al penultimo, già dietro agli altri: potete andare tranquilli, finisco da solo. Titolo del mio disegno: Sinfonia incompiuta. Spedii il disegno a Ric e Rac, un giornale per gli inglesi che si stampava a Parigi, ma l'impaginatore traendo lo spunto da una sola ragazza che ascoltava la musica, mise un altro titolo, Les amoureux de Peynet, e mi dissero che bisognava continuare: ecco come nacquero il poeta e la fidanzata. Giunti in Italia Cesare Perfetto li chiamò Valentino e Valentina"."

fonte: www.stile.it/cultura-e-spettacoli/arte/peynet/

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