lunedì 3 febbraio 2014

IL TEMPO


Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che del tempo ha una percezione ben diversa."
(wikipedia)
Salvador Dalì - La persistenza della memoria - 1931

« Il quadro rappresentava un paesaggio vicino a Port Lligat, le cui rocce erano illuminate da un trasparente e malinconico crepuscolo. In primo piano si vedevano gli ulivi con i rami tagliati e senza foglie. Sapevo che l'atmosfera che ero riuscito a creare in quello scorcio serviva come ambientazione per qualche idea, per qualche immagine sorprendente, ma non sapevo ancora di cosa si sarebbe trattato. Stavo per spegnere la luce quando istantaneamente "vidi" la soluzione. Vidi due morbidi orologi, uno dei quali era appeso dolorosamente ai rami dell'ulivo. » 
Salvador Dalì







Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato

che bisognava sognare. 
(da C'è tempo di I.Fossati - 2003)




Adolfo Balduini, Contadina - 1945 -  disegno a matita su cartoncino  (particolare)

Adolfo Balduini
(Altopascio, Lucca 1881 - Barga, Lucca 1957)



Adolfo Balduini nasce ad Altopascio nel 1881. Quando ha dodici anni i genitori emigrano in Argentina, a Buenos Aires. Qui il ragazzo passa l'adolescenza e compie i primi studi artistici alla "Vieja Sciedad Estìmulo de Bellas Artes" avendo come insegnanti Reinaldo Giudici e Angel della Valle, professori che a loro volta avevano studiato in Italia.

A vent'anni ritorna in Italia per iscriversi alla Scuola Libera del nudo di Firenze e nel 1905 si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Roma, ma alla fine dell'anno deve ritornare a Buenos Aires dove rimane fino al 1909; tornato poi in Italia, viene riammesso alla Scuola Libera del nudo a Firenze. In questo stesso anno Balduini si sposa con Amalia Salvi e si trasferisce nella cittadina di Barga, residenza della moglie. Con questo cambiamento di ambiente comincia un periodo proficuo per la sua produzione artistica.

Nel 1912 deve tornare in Argentina e vi rimane per due anni. In questo periodo partecipa all'Esposicìon National de l'Arte con due opere; dal 1915 al 1918, rientrato in Italia, presta servizio militare presso l'ospedale militare di Lucca. È in questi anni che la sua attività si concentra sui dipinti ad olio e sui bassorilievi in legno, con entrambi i procedimenti la tematica stilistica è di tipo agreste con soggetti ispirati alla vita contadina, attraverso la tecnica della xilografia invece si esprime con argomenti di impronta sociale ed industriale.

Finita la guerra, nel 1922, Balduini decide di trasferirsi a Sommocolonia, paesino in collina sopra Barga. In questa nuova abitazione, luogo di pace e di tranquillità, si sviluppa ancora di più la sua predilezione verso soggetti di tipo agreste e partecipa a due mostre, una a Roma ed una a Livorno; nel 1927 aderisce ad una rassegna di xilografi toscani a Roma e all'Esposizione Internazionale di Belle Arti nella città di Fiume. Nel 1929 organizza a Barga, insieme ad altri pittori, una mostra di artisti barghigiani dove riceve numerosi riconoscimenti ufficiali; nel 1930 viene ammesso alla Biennale di Venezia con un bassorilievo. Nel 1932 invia alcune xilografie a Buenos Aires all’Esposizione della Xilografia Italiana, ma dal punto di vista commerciale, non fu un grande successo.

Nel 1933 espone a Bruxelles ad una mostra di xilografia italiana e prepara una personale a Lucca per il Dicembre 1934; ma per problemi familiari deve tornare nuovamente in Argentina dove partecipa alla "Gran exposicìon e Feire del arte y commercio" del 1935 e riceve un premio con due xilografie, nel 1936 partecipa alla "Exposicìon de grabadores italianos modernos" a Paranà. Tornerà in Italia nel 1937.

Nel 1941 viene nominato professore di decorazione e incisione plastica presso l’Istituto Magistrale di Barga. Nel frattempo prepara due mostre a Viareggio che gli danno parecchie soddisfazioni, tant'è che si organizza per due personali a Lucca, una svoltasi nel 1943, dove espone anche dei quadri ad olio, ed una nel 1945; a Genova nel '46 partecipa ad una mostra nazionale d’arte sociale promossa dalla federazione genovese del PSI. Dopo aver preso parte nel 1947 a Bogotà ad una rassegna xilografica, Balduini risente di cattiva salute, purtroppo la sua attività ne viene compromessa ed è costretto a rallentare la sua produzione artistica; negli ultimi dieci anni di vita partecipa ancora a qualche mostra ma sempre più frequentemente con opere datate.

Testi: Cecilia Iacopetti

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