“Prato,
27 ottobre 2012 . Oggi
spegne 60 candeline il Robertaccio nazionale. E allora buon compleanno Roberto
Benigni! Chi lo conosce bene sa che non è tipo da organizzare megaparty con
torta monumentale, circondato da un coro urlante di vip, ballerine ed imbucati.
E infatti Benigni, che compie oggi 60 anni, se n'e' volato in Nord Europa gia'
da qualche giorno per concentrarsi, lontano dal trambusto e dalle inevitabili
richieste di interviste, sul suo ritorno in pompa magna su Rai 1 il 17 dicembre
per una serata evento a cui tiene moltissimo, che ha deciso di intitolare 'La
piu' bella del mondo' e di dedicare alla Costituzione italiana.Un
one man show, in cui il geniale attore, proporra' alla sua maniera l'esegesi
della Carta costituzionale sulla scia di quanto fatto con l'Inno di Mameli
durante la terza serata del festival di Sanremo 2011, in cui il suo intervento
- che mescolava i Fratelli d'Italia e il RubyGate - incollo' comunque al
piccolo schermo oltre 15 milioni di telespettatori.”
Sono ben 18 i Presìdi Slow Food appartenenti al territorio
toscano presenti al Salone del Gusto e Terra Madre.
Tra loro, anche un debuttante: il fagiolo rosso di Lucca,
protagonista come molti legumi dei piatti tipici della tradizione locale.
Grazie al lavoro del Presidio, agricoltori e ristoratori sono coinvolti in un
progetto che punta alla valorizzazione dei fagioli storici e alla riscoperta
della gastronomia del territorio. L’area di produzione è tra i comuni di Lucca,
Capannori e Porcari (Lu).
Gli altri Presìdi toscani al Salone del Gusto e Terra Madre:
Agnello di Zeri - comuni di Zeri, Mulazzo, Pontremoli, Filattiera,
Bagnone (Ms)
Biroldo della Garfagnana - comuni della Garfagnana e della
Media Valle del Serchio (Lu)
Bottarga di Orbetello - Laguna di Orbetello (Gr)
Fagiolo di Sorana - Pescia (Pt)
Fico secco di Carmignano - comuni di Carmignano e Poggio a
Caiano (Po)
Mallegato - tutta la provincia di Pisa
Marocca di Casola - Casola in Lunigiana (Ms)
Mortadella di Prato - comuni di Prato e Agliana (Pt)
Palamita del mare di Toscana - Area marina del Parco
Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dall’isola del Giglio a Capraia (province di
Grosseto e Livorno)
Pane di patate della Garfagnana - Garfagnana (Lu)
Pecorino della montagna pistoiese - comuni della montagna
pistoiese (Pt)
Prosciutto bazzone - comuni della Media Valle del Serchio e
della Garfagnana (Lu)
Prosciutto del Casentino - comuni del Casentino (Ar)
Razza maremmana -provincia di Grosseto
Sfratto dei Goym - comuni di Pitigliano e Sorano (Gr)
Tarese Valdarno - comuni della provincia di Arezzo
Testarolo artigianale pontremolese - comuni della provincia
di Massa-Carrara
“La Leggenda del Ponte del Diavolo” al Teatro di Valdottavo
Domenica 28 ottobre alle ore 21 al Teatro Comunale di Valdottavo (Borgo a Mozzano – Lucca), la compagnia “Bel Castello” di Partigliano presenta il Maggio Drammatico “La Leggenda del Ponte del Diavolo” di Giuseppe Pasciuti.
Fondazione Ricci Onlus Istituto Storico Lucchese, Sezione di Barga
la mostra è visitabileda sabato 20 Ottobre fino a domenica 11 Novembre nei seguenti giorni ed orari: Martedì ore 9 - 12 Venerdì, Sabato e Domenica ore 16 - 19 Oltre la data dell'11 Novembre la mostra rimarrà esposta fino al 28 aprile 2013 e sarà
possibile visitarla su prenotazione
Autunno è la stagione dei colori ma anche delle giornate di sole che diventano sempre e più corte, cala gradualmente la temperatura e questo è il momento dei piatti più saporiti e ricchi, accompagnati da buon vino rosso. Tempo di Polenta....
Ingredienti
per 6 persone:
La polenta - g 600 di farina gialla, sale, 3 litri di acqua.
In una pentola con acqua bollente e salata lasciar cadere a pioggia la
farina gialla mescolando in continuazione. per circa 30 minuti di cottura. La polenta
deve essere tenera. Si prepara nei piatti fondi o se volete nelle fondine mettendo la polenta con un cucchiaio,
alternando uno strato di polenta con uno strato di salsa e spolverando con
parmigiano, o pecorino stagionato, grattugiato.
Granturco - Giorgio Kiernerk (1868 - 1906)
Per la salsa: g 400 di macinato di magro di bue, 3 salsicce, i carota, 2 cipolle, 1 sedano, 1 spicchio d'aglio, g 50 di funghi secchi, un mazzolino di foglie di alloro e salvia , g 60 di burro, mezzo bicchiere di vino rosso, pomodori pelati, olio.
Preparare la salsa facendo rosolare in una casseruola le salsicce sbriciolate con il burro e l'olio. Aggiungere l'aglio e il trito di carota, sedano, cipolle. Lasciare imbiondire e prima togliere l'aglio e di seguito aggiungere i funghi secchi e la carne bovina. Cuocere per qualche minuto e bagnare con il vino. Aggiungere pomodoro (pelati o polpa), le foglie di alloro e salvia e acqua quanto basta . Lasciar bollire a fuoco lento per 2 o 3 ore.
e....Buon Appetito !
Contadini alla raccolta del Granturco - Achille Glisenti (1848-1906)
Domenica 21 Ottobre alla Fortezza delle Verrucole (San Romano in Garfagnana – Lucca) ci sarà la Mondinata in Fortezza.
Dalle ore 15.00 immersi nello spendido scenario della fortezza delle Verrucole potrete degustare mondine, dolci a base di farina di castagne e vin brulè
Domenica 21 ottobre a Pieve Fosciana (Lu) ci sarà la tradizionale “Festa d’autunno”. Dalla mattina sino al tardo pomeriggio per le vie del paese, che si trova in Garfagnana, degustazione di prodotti tipici locali a base di farina di castagne.
Dalla mattina sino al tardo pomeriggio per le vie del paese si potranno degustare i prodotti tipici locali a base di farina di castagne
Sotto la Loggia del Comune di Gallicano, sabato 20 e domenica 21 ottobre, ci sarà un esposizione di funghi commestibili e non commestibili. La manifestazione è organizzata dal Comune di Gallicano, dal titolo “I funghi dei nostri boschi”, resterà aperta coi seguenti orari: 10.30-12.30 15.00-19.00
3 agosto 1492 Già all'alba la spiaggia di Palos formicola di gente, venuta per l'ultimo saluto ai partenti. Grande è il pallore di Colombo quando si inoltra verso la spiaggia, circondato da tutte le autorità, dagli amici, dai marinai, dai Padri scesi dal convento a benedire il mare e le vele. La sua convinzione è incrollabile, la sua fede sicura.
Cristoforo Colombo s'imbarca sulla Santa Maria. In breve, le vele bianche al vento, la flottiglia si muove verso l'ignoto. Un grande evviva parte dalla folla stipata sulla riva, ma molti cuori ansiosi tremano di pena.
Il cielo è purissimo, il mare calmo. Una leggera e costante brezza spinge dolcemente i naviganti verso le Canarie, l'ultima delle terre note. Il 6 settembre la flottiglia lascia il porto della Gomera, dopo aver fatto nuova provvista d'acqua e di viveri, fino a riempirne ogni più piccolo spazio delle stive. Scomparendo all'orizzonte l'ultima terra conosciuta, i marinai si volgono al loro duce con facce sgomente e qualcuno non sa trattenere le lacrime, sembrandogli ormai staccato per sempre da ogni cosa vivente e avviato alla perdizione.
Dopo settanta giorni di viaggio, pieni di peripezie, di ansie e timori, appaiono ai naviganti i primi indizi di terra vicina. Nella notte fra l'11 e il 12 ottobre i segni si fanno più certi. Da quel momento nessuno può chiudere occhio. Solo sul cassero della Santa Maria, Colombo guarda diritto e immobile davanti a sé, scoperto il capo canuto e i capelli al vento. Egli non dubita d'aver raggiunto le Indie, d'esser presso alle meravigliose regioni descritte da Marco Polo.
I legni leggeri navigano con la velocità di dodici miglia all'ora, avvicinandosi nel buio alle sognate rive, come per sorprenderle nel sonno. Le miglia percorse erano già 2100 in settanta giorni. D'un tratto il suo sguardo che fora la notte, distingue nelle tenebre una luce che si muove all'orizzonte. Un indizio di vita dunque! Gli uomini trattengono il respiro e i minuti che volgono lenti nella calma notte, sembrano perfino crudeli. Alle 2 del mattino un cannone tuona sull'oceano dalla tolda della Pinta che, navigando in testa per scandagliare il mare, ha scorto la terra a circa due leghe di distanza.
«Terra, terra!».
Il grido tanto a lungo represso, si libera dai petti esultanti. Colombo cade in ginocchio; il suo pensiero si volge a Dio grande e lo ringrazia piangendo.
È il venerdì 12 ottobre 1492.
Era un'isola delle Bahama abitata da selvaggi, che Colombo chiamò San Salvador perché egli era orgoglioso di portare la fede cristiana in nuove terre. Le terre orientali erano state raggiunte; la spedizione aveva raggiunto il suo scopo. Colombo fu accolto in Spagna come un trionfatore. Le terre toccate da Colombo erano credute precisamente una propaggine dell'Asia: non proprio le Indie, ma terre che venivano prima delle Indie, per chi andava navigando verso occidente; cioè le Indie occidentali.
Però bisognava trovare un passaggio tra quelle isole toccate prima da Colombo, per giungere alle terre assai civili e progredite del Giappone e della Cina. A questo scopo furono diretti i tre successivi viaggi di Colombo, il quale andò esplorando l'America centrale e le coste superiori e meridionali, senza tuttavia trovare quel passaggio.
Si cominciò allora a sospettare che tutto fosse sbagliato nella sua impresa, cioè che quella non fosse una via attraverso la quale si potessero raggiungere le Indie. Per questo Colombo fu accusato e persino imprigionato. Liberato più tardi, egli morì nel maggio del 1506, abbandonato da tutti e forse anch'egli tormentato dal dubbio.
Soltanto più tardi si capì che le terre dove era sbarcato Colombo appartenevano a un altro continente, l'America, che prese il nome da Amerigo Vespucci che esplorò le coste del sud; dal nome di Colombo derivò soltanto quello di una piccola regione, la Columbia.
8:30
Giornata nazionale del Camminare escursione con la Guida Ambientale Valentina
Lucchesi nella Val di Turrite di Gallicano http://www.giornatadelcamminare.org/ Riappropriamoci del nostro territorio,
riscoprendolo camminando. Lungo il percorso incontreremo tanti piccoli
"gioielli" della cultura garfagnina. Il percorso è abbastanza
semplice e pianeggiante si raccomanda comunque abbigliamento idoneo.
ESCURSIONE
GRATUITA
Pranzo
agli impianti sportivi di Gallicano con con piatti tipici della Garfagnana e
Lunigiana e Vin Bon (gradita prenotazione 3403678469)
14:30
Via del Volto Salto presentazione del progetto e prospettive future.
Pomeriggio
animazione con i giochi in legno a cura del Filo D'Arianna e Ingegneria del
Buon Sollazzo
Merenda
con i tradizionali Necci con la ricotta e Pasta Fritta
Leggende
Apuane con Paolo Fantozzi
Chiusura
della Festa e Saluti
Per
informazioni e accoglienza chiamare il 3403678469