Nella Interpretazione di Chet Baker
la vie sans la musique
serait une erreur
F.Nietzsche
Da leggere:
IL MIO AMICO CHET
di Domenico Manzione
maria pacini fazzi editore 2011
Questo libro ripercorre la vicenda lunga e complessa del processo e della detenzione a Lucca di Chet per problemi di droga. Una storia un po' vera e un po' no, come riporta il sottotitolo di questo romanzo che intreccia l'iter processuale e giudiziario con la storia di un gruppo di giovani musicisti di jazz, in particolare uno di questi che coltiva il sogno di poter almeno una volta suonare insieme al mitico Chet.
Chet Baker (Yale 23 dicembre 1929 - Amsterdam, 13 maggio 1988)
"Musicista dal volto d'angelo ma dalla vita turbolenta, sopratutto a causa dei suoi famigerati problemi di droga, Baker arrivo' in Toscana alla metà degli anni '50.
A Lucca era ospite fisso all'Hotel Universo, camera n.15 dove, seduto sul davanzale della finestra, spesso suonava la tromba, e in Versilia i suoi fan lo seguivano alla Bussola di Focette e al vicino Bussolotto, l'afterhours dove tiravano tardi al suono di fantastiche jam session. Ma impresso nella memoria collettiva di tutti i lucchesi, è sens'altro il periodo della sua detenzione nel carcere di S.Giorgio dove scontò ben sedici mesi di reclusione. "(dalla prefazione)
"C'era, allora, un gran personaggio - Sergio Bernardini, si chiamava - che aveva trasformato un piccolo locale della costa nella Bussola di Focette (ma tutti si ostinavano a chiamarla di Viareggio): un bellissimo, costoso e sofisticato ritrovo presto divenuto famoso i tutto il mondo per via dei personaggi che ne calcavano le scene. Mina, Celentano, De Andrè, Ella Fitzgerald, Luis Armstrong e persino Marlene Dietrich - per dirne solo alcuni - sarebbero tutti passati di lì.
Chesney cominciò a suonarci all'inizio di quell' estate.
Prese alloggio alla Pensione Villa Gemma insieme a Carol, la compagna che aveva preso il posto della moglie Halema e aveva lasciato l'Olimpia, dove lavorava come annunciatrice, per seguirlo a Focette, tra gli articoli di stampa e le foto dei paparazzi che alimentavano la curiosità per gli scandali - meglio ancora se su personaggi d'oltreoceano - negli anni della dolce vita.
Aveva ripreso a farsi, stavolta di Palfium, un anestetico che aveva le stesse caratteristiche del Jetrium ma che, contrariamente al primo, si trovava anche in Italia.
La sera del sedici luglio del millenovecentosessanta, mentre si esibiva alla Bussola, Chet cominciò ad emettere strane note: pareva che il fiato gli uscisse a fatica dalla gola. Era pallido e sudato: appariva stanco, come stordito.
Sergio Bernardini se ne accorse e interruppe lo spettacolo. Tra il brusio della gente delusa del mancato concerto e preoccupata per lo stato del trombettista fece chiedere al microfono se c'era un medico in sala.
Il dottor Pierluigi Lippi Francesconi, specialista di malattie nervose e mentali, nonché assistente della clinica delle malattie nervose e mentali dell'Università di Bologna, elettroencefalografia e neuroradiologia, come compariva un po' pomposamente sulla sua carta intestata, si fece avanti."
(capitolo II - pag.13)
Domenico Manzione (10 agosto 1955) è magistrato del Pubblico Ministero dal 1983 e grande appassionato di musica. Autore di molti saggi (Il giusto processo, Molano 2001; Il mandato di arresto europeo, Torino 2008), è alla sua seconda esperienza narrativa. Per Maria Pacini Fazzi ha pubblicato il suo primo romanzo giallo “Lost Dog” (2009).
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