FOSCO MARAINI
E GNACCHE ALLA FORMICA
Io t'amo o pia cicala e un trillargento
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!
Che vuole la formica con quell'umbe
da mòghera burbiosa?E'vero,arzìa
per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.
da mòghera burbiosa?E'vero,arzìa
per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.
Verra' l'inverno si,verra'il mordese
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.
Canta cicala,càntera il manfrore,
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d'amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d'amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!
Nel 1994 per i tipi della giovanissima Baldini & Castoldi uscì un piccolo e delicato libro di poemetti, unico nel suo genere e unico per il genere di quelle brevi gemme in versi. Suoni e strane parole a opera di un grandissimo scrittore, etnologo, orientalista, alpinista e grande viaggiatore… Come Fosco Maraini! Poemetti scritti in una lingua nuova e incentrata su quello che lui chiamava «linguaggio metasemantico», in cui non era più la parola a dare un significato alle cose, ma le parole ad assumere forma solo attraverso stimoli esterni, suoni, colori, musica. Nel corso degli anni quel piccolo libro è passato di mano in mano e se ne sono innamorati moltissimi, rapiti dalla folle lingua creata da Maraini, quel fanfolese tanto simile a molte altre ma diversissima da tutte. Musicale, come una perfetta osmosi tra parola e suono. Stefano Bollani, geniale pianista jazz, artista completo e scrittore sorprendente, è da sempre tra i più convinti e fedeli amanti del piccolo libro e si è preso la briga e l’onore di scrivere musica degna del fanfolese e chiedere a Massimo Altomare di metterci la sua voce. Il risultato è questo (non) piccolo capolavoro che finalmente restituisce le Fanfole alle librerie. Finalmente. Con musiche di Stefano Bollani.
(sinossi da: La Feltrinelli .it)
VEDERE : ALL.ABOUT.JAZZ.ITALIA
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