1946 - 2016
70 anniversario del Voto alle Donne in Italia
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la Mimosa fiorita |
da
Wikipedia
Nel settembre del 1944, si
creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti
al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia
del Lavoro e fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, la
prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra
veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste
di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu
celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la
mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di
Teresa Noce,[20] di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.
Nei primi anni cinquanta, anni di
guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in
quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile
dell'Unione Donne
Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico»,
mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo
pubblico»
1959
le senatrici Luisa Balboni,
comunista, Giuseppina
Palumbo e Giuliana Nenni,
socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della
donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.
Il clima
politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non
ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia
apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
Settant'anni fa il primo voto delle donne
in Italia
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