casa natale di Giovanni Pascoli |
Una breve vacanza per una rapida visita alla terra natale di Giovanni Pascoli, San Mauro di Romagna, oggi San Mauro Pascoli; qui si trova la casa dove nel 1855 nacque il Poeta e vi abitò fino all'età di sette anni; monumento nazionale, di proprietà dello Stato è oggi museo Pascoliano.
La cucina è la stanza rimasta com'era all'epoca della nascita del Pascoli, unica a non subire danni durante la seconda guerra mondiale: al piano superiore possiamo visitare una stanza che contiene l'arredo dello studio che Giovanni Pascoli aveva presso l'Università di Bologna e una camera da letto con mobili originali tra cui la culla di famiglia che ospitò i fratelli, le sorelle e il piccolo Giovanni.
Nella Casa Museo è presente una mostra di documenti e immagini della vita del Poeta e dei suoi tempi, esposizione che si rinnova annualmente grazie ai risultati di una attenta e continua ricerca; infine merita segnalare il personale addetto che accoglie i visitatori con gentilezza e disponibilità.
Una occasione da non perdere.* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Una Poesia di Pascoli tratta dalla raccolta "Myricae"
ROMAGNA
a Severino
Sempre un villaggio, sempre
una campagna
mi ride al cuore (o
piange), Severino:
il paese ove, andando, ci
accompagna
l'azzurra vision di San
Marino:
sempre mi torna al cuore il
mio paese
cui regnarono Guidi e
Malatesta,
cui tenne pure il Passator
cortese,
re della strada, re della
foresta.
Là nelle stoppie dove
singhiozzando
va la tacchina con l'altrui
covata,
presso gli stagni
lustreggianti, quando
lenta vi guazza l'anatra
iridata,
oh! fossi io teco; e
perderci nel verde,
e di tra gli olmi, nido
alle ghiandaie,
gettarci l'urlo che lungi
si perde
dentro il meridiano ozio
dell'aie;
mentre il villano pone
dalle spalle
gobbe la ronca e afferra la
scodella,
e '1 bue rumina nelle
opache stalle
la sua laborïosa lupinella.
Da' borghi sparsi le
campane in tanto
si rincorron coi lor gridi
argentini:
chiamano al rezzo, alla
quiete, al santo
desco fiorito d'occhi di
bambini.
Già m'accoglieva in quelle
ore bruciate
sotto ombrello di trine una
mimosa,
che fioria la mia casa ai
dì d'estate
co' suoi pennacchi di color
di rosa;
e s'abbracciava per lo
sgretolato
muro un folto rosaio a un
gelsomino;
guardava il tutto un pioppo
alto e slanciato,
chiassoso a giorni come un
biricchino.
Era il mio nido: dove
immobilmente,
io galoppava con Guidon
Selvaggio
e con Astolfo; o mi vedea
presente
l'imperatore
nell'eremitaggio.
E mentre aereo mi poneva in
via
con l'ippogrifo pel sognato
alone,
o risonava nella stanza mia
muta il dettare di
Napoleone;
udia tra i fieni allor
allor falciati
da' grilli il verso che
perpetuo trema,
udiva dalle rane dei
fossati
un lungo interminabile
poema.
E lunghi, e interminati,
erano quelli
ch'io meditai, mirabili a
sognare:
stormir di frondi,
cinguettio d'uccelli,
risa di donne, strepito di
mare.
Ma da quel nido, rondini
tardive,
tutti tutti migrammo un
giorno nero;
io, la mia patria or è dove
si vive:
gli altri son poco lungi;
in cimitero.
Così più non verrò per la
calura
tra que' tuoi polverosi
biancospini,
ch'io non ritrovi nella mia
verzura
del cuculo ozïoso i
piccolini,
Romagna solatia, dolce
paese,
cui regnarono Guidi e
Malatesta;
cui tenne pure il Passator
cortese,
re della strada, re della
foresta.
Giovanni Pascoli (1894)
San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone
Municipio di Savignano sul Rubicone |
Municipio di San Mauro Pascoli |
* * * * *
Per citare un po' di storia, ricordiamo che nel 1855 San Mauro e Savignano s.R. facevano parte dello Stato Pontificio
di seguito le modifiche politiche intervenute a partire dal 1860 ( l' 11 e 12 marzo: plebisciti a favore dell'annessione al Regno di Sardegna dei ducati di Parma, Modena, del Granducato di Toscana, ed Emilia e Romagna. "fonte Wikipedia" ) per giungere, nel 1870 con la presa di Roma, alla definitiva annessione dello Stato Pontificio
-l'italia nel 1861 con l'annessione del Regno delle Due Sicilie;
-nel 1866, III Guerra d'Indipendenza, annessione del Veneto;
-1870 con la presa di Porta Pia, annessione dello Stato Pontificio; con i Patti Lateranensi del 11 Febbraio 1929 fu riconosciuta la Sovranità della Città del Vaticano, nella estensione attuale.
Nessun commento:
Posta un commento