IDELFONSO NIERI |
LA VOGLIA DI CICCIA
Uno
lassù dei nostri monti, ora non mi vuol venire in mente chi fosse, diceva: - La
voglia della ciccia non me la son mai leva, ma tanto me la vo’ levare, tanto me
la levo.-
Eccoti che s’avvicina Santa Croce, e lui disse: - Oh! il giorno di Santa Croce vado a Lucca, e mi vo’ cavare la voglia di ciccia; apposta ci vado; anco
dovessi spendere uno scudo, colla voglia di ciccia in corpo non ci vo’
rimanere.-
Viene
quel giorno, e lui via a Lucca! Girò un pezzo di qua e di là, tanto che gli
venne una fame che avrebbe mangiato un uomo per traverso. Guarda guarda per
trovare un posticino per la quale, alla fine vede un albergo assai pulito entra
e sede. Subito viene un servitore e gli mette davanti la nota del contenente
che ci era: - Che cosa desidera? - Lui, Togno, che non conosceva neanche l’o,
invece di dire:
Carta
bianca e inchiostro nero
Non c’intendo per da vero,
volle
fare il dotto; guardò il foglio in tralice con aria d’importanza e posò il
dito sulla prima parola. - Portatemi questa qui! - Era minestra fina col brodo.
- Buona, ma buona buona! Questa ci voleva per preparare il letto sullo stomaco. — «E ora che comanda?» — «Questa qui». E mette il dito sulla seconda. Gliela
portano: risotto alla milanese. Lo principia a mangiare e gli piaceva, ma gli
cominciò a dispiacere di ingombrare il posto alla ciccia. — «E ora?» dice il
servitore. Posa il dito un po’ più giù: — «Questa». Eran maccheroni alla
napoletana! «O la ciccia non arriva più?». — «E ora?» Mise il dito assai più
basso: capellini fatti a uso pasta asciutta! Cominciava a esser pieno. «Per
mio! o la ciccia non viene?» — «Ora portatemi questa». Eran lasagne fine col
cavolo piacentino!... — «E ora?» — «Portatemi questa» e toccò l’ultima
riga.... Era l’insalata!... Con tutta la su’ gran voglia di ciccia non fu
capace di assaggiarla in una trattoria! Mangiò cinque minestre e un’insalata!
— Che occhi avrà fatto quel servitore! — E così succede agli asini che
voglion parer di sapere.
vedi : Cento Racconti Popolari Lucchesi
Annibale Caracci - Il mangiafagioli (1583-1584) |
vedi : Cento Racconti Popolari Lucchesi
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