"Cento Racconti Popolari Lucchesi"
Una scappellata giusta
C'era dalle mie parti un riccone, ricco sfondato; era un pidocchiaccio riunto, ma o di riffe o di raffe aveva fatto quattrini a cappellate e passava da signore e tutti gli davan del signore. Era pien di superbia e d'angherie, che quando guardava la gente, pareva che la guardasse per compassione. Un giorno passava da una via in carrozza ; era una carrozza di quelle alte e guidava lui una pariglia di cavalli storni brinati, belli, proprio una bellezza. Drea era da un lato, e subito che l'ebbe scorto a una distanza di qui là, fece una gran riverenza e una scappellata che parve un'adorazione.
Meino lo vide e dice : - A chi te lo sei levo il cappello ? A chi l'hai fatta la riverenza ? A quel ludro lì ? A quel mangiaprossimo lì ?
- Chè ! neanco per idea. - O allora ? - L'ho fatta ai cavalli ; chè se non ci eran loro, toccava a noi a tirargli la carrozza a quel maialone ! -
Giovanni Fattori |
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