sabato 7 luglio 2012

LA SERVETTA DI MONTE da I CANTI DI CASTELVECCHIO

1912 - 2012
GIOVANNI PASCOLI



Adolfo Tommasi La Portatrice d'acqua
LA SERVETTA DI MONTE



  Sono usciti tutti. La serva
  è in cucina, sola e selvaggia.
 
In un canto siede ed osserva
 
tanti rami (1) appesi alla staggia (2).
 
Fa un giro con gli occhi, e bel bello
 
ritorna a guardarsi il pannello (3).

 
Non c'è nulla ch'essa conosca.
 
Tutto pende tacito e tetro.
 
E non ode che qualche mosca
 
che d'un tratto ronza ad un vetro;
 
non ode che il croccolìo roco
 
che rende la pentola al fuoco.

 
Il musino aguzzo del topo
 
è apparito ad uno spiraglio.
 
E` sparito, per venir dopo:
 
fa già l'acqua qualche sonaglio...
 
Lontano lontano lontano
 
si sente sonare un campano.

 
E` un muletto per il sentiero,
 
che s'arrampica su su su;
 
che tra i faggi piccolo e nero
 
si vede e non si vede più.
 
Ma il suo campanaccio si sente
 
sonare continuamente.

 
E` forse anco un'ora di giorno.
 
C'è nell'aria un fiocco di luna.
 
Come è dolce questo ritorno
 
nella sera che non imbruna!
 
per una di queste serate!
 
tra tanto odorino d'estate!

 
La ragazza guarda, e non sente
 
più il campano che a quando a quando.
 
Glielo vela forse il torrente
 
che a' suoi piedi cade scrosciando;
 
se forse non glielo nasconde
 
la brezza che scuote le fronde;

 
od il canto dell'usignolo
 
che, tacendo passero e cincia,
 
solo solo con l'assiuolo
 
la sua lunga veglia comincia,
 
ch'ha fine su l'alba, alla squilla,
 
nel cielo, della tottavilla.


(1) rami : recipienti di rame
(2) staggia : anche "staggio", asse 
o telaio di legno dove si appendono
recipienti ed altri arnesi da cucina
(3) pannello: grembiule


Casa Pascoli di San Mauro - La Cucina (foto:Museo Casa Pascoli)







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