Emblema della Repubblica |
"Il decreto luogotenenziale nº 151 del 25 giugno 1944, emanato durante il governo Bonomi, tradusse in norma l'accordo che, al termine della guerra, fosse indetta una consultazione fra tutta la popolazione per scegliere la forma dello Stato ed eleggere un'Assemblea Costituente.
L'attuazione del decreto dovette attendere che la situazione interna italiana si consolidasse e si chiarisse: nell'aprile 1945 (fine della guerra) l'Italia era un paese sconfitto, occupato da truppe straniere, possedeva un governo che aveva ottenuto la definizione di cobelligerante ed una parte della popolazione aveva contribuito a liberare il paese dall'occupazione tedesca.
Il 16 marzo 1946 il principe Umberto decretò, come previsto dall'accordo del 1944, che la forma istituzionale dello Stato sarebbe stata decisa mediante referendum da indirsi contemporaneamente alle elezioni per l'Assemblea Costituente. Il decreto per l'indizione del referendum recitava, in una sua parte: «... qualora la maggioranza degli elettori votanti si pronunci...», frase che poteva lasciar intendere che esisteva anche la possibilità che nessuna delle due forme istituzionali proposte (monarchia o repubblica) raggiungesse la maggioranza degli elettori votanti. L'ambiguità di questa espressione, sarà causa di accesi dibattiti e contestazioni post referendarie, comunque ininfluenti per la proclamazione del risultato referendario, in quanto i voti favorevoli alla repubblica saranno numericamente superiori alla somma complessiva delle schede bianche, nulle e favorevoli alla monarchia."
"Il 10 giugno, alle ore 18:00, nella Sala della Lupa a Montecitorio a Roma la Corte di Cassazione diede lettura dei risultati del referendum così come gli erano stati inviati dalle prefetture (e cioè, in via provvisoria: 12 718 019 voti per la repubblica, e 10 709 423 favorevoli alla monarchia, rimandando al 18 giugno il giudizio definitivo su contestazioni, proteste e reclami. Contemporaneamente si svolsero in molte città manifestazioni repubblicane. Il Corriere della sera di martedì 11 giugno titolava: «È nata la Repubblica italiana», riportando i risultati: repubblica 12.718.019, monarchia 10.709.423."
"Alle ore 18:00 del 18 giugno, nell'Aula della Lupa di Montecitorio a Roma, la Corte di Cassazione, con dodici magistrati contro sette, stabilì che per maggioranza degli elettori votanti, prevista dalla legge istitutiva del referendum (art. 2 del decreto legislativo luogotenenziale nº 98 del 16 marzo 1946, si dovesse intendere la maggioranza dei voti validi, cioè la maggioranza dei consensi senza contare il numero delle schede bianche e delle nulle, che furono considerati voti non validi. La Suprema Corte, quindi, respinse il ricorso dei monarchici e procedé alla proclamazione della Repubblica, ufficializzando i risultati definitivi della consultazione referendaria: 12 718 641 voti favorevoli alla repubblica; 10 718 502 voti favorevoli alla monarchia e 1 498 136 voti nulli. Anche tenendo conto delle schede bianche o nulle, pertanto, la Repubblica aveva conseguito la maggioranza assoluta dei votanti, rendendo ininfluente ogni discussione sotto il profilo giuridico interpretativo.
]da wikipedia
"Alle ore 18:00 del 18 giugno, nell'Aula della Lupa di Montecitorio a Roma, la Corte di Cassazione, con dodici magistrati contro sette, stabilì che per maggioranza degli elettori votanti, prevista dalla legge istitutiva del referendum (art. 2 del decreto legislativo luogotenenziale nº 98 del 16 marzo 1946, si dovesse intendere la maggioranza dei voti validi, cioè la maggioranza dei consensi senza contare il numero delle schede bianche e delle nulle, che furono considerati voti non validi. La Suprema Corte, quindi, respinse il ricorso dei monarchici e procedé alla proclamazione della Repubblica, ufficializzando i risultati definitivi della consultazione referendaria: 12 718 641 voti favorevoli alla repubblica; 10 718 502 voti favorevoli alla monarchia e 1 498 136 voti nulli. Anche tenendo conto delle schede bianche o nulle, pertanto, la Repubblica aveva conseguito la maggioranza assoluta dei votanti, rendendo ininfluente ogni discussione sotto il profilo giuridico interpretativo.
]da wikipedia
foto da ANPI-Lissone |
La Costituzione Italiana
risultati del referendum del 2 giugno 1946
Circoscrizione | Repubblica | Monarchia |
---|---|---|
Valle d'Aosta | 28 516 | 16 411 |
Torino | 803 191 | 537 693 |
Cuneo | 412 666 | 381 977 |
Genova | 633 821 | 284 116 |
Milano | 1 152 832 | 542 141 |
Como | 422 557 | 241 924 |
Brescia | 404 719 | 346 995 |
Mantova | 304 472 | 148 688 |
Trento | 192 123 | 33 903 |
Verona | 648 137 | 504 405 |
Venezia | 403 424 | 252 346 |
Udine | 339 858 | 199 019 |
Bologna | 880 463 | 213 861 |
Parma | 646 214 | 241 663 |
Firenze | 487 039 | 193 414 |
Pisa | 456 005 | 194 299 |
Siena | 338 039 | 119 779 |
Ancona | 499 566 | 212 925 |
Perugia | 336 641 | 168 103 |
Roma | 711 260 | 740 546 |
L'Aquila | 286 291 | 325 701 |
Benevento | 103 900 | 241 768 |
Napoli | 241 973 | 903 651 |
Salerno | 153 978 | 414 521 |
Bari | 320 405 | 511 596 |
Lecce | 147 376 | 449 253 |
Potenza | 108 289 | 158 345 |
Catanzaro | 338 959 | 514 344 |
Catania | 329 874 | 708 874 |
Palermo | 379 831 | 594 686 |
Cagliari | 206 192 | 321 555 |
Totale | 12 718 641 | 10 718 502 |
(fonte wikipedia)
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