mercoledì 30 novembre 2011

" L' Uomo che piantava gli Alberi " di Jean Giono

"...è ancora possibile un ritorno alla cultura,
all'amore, alla fede dell'albero e della foresta:
con la forza, la verità e l'ispirazione che solo
la natura può dare." 
Franco Tassi
Direttore del Centro studi Ecologici Appenninici
Responsabile del CentroParchi,
già Direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo


"Qualsiasi stupido è capace di distruggere gli alberi" 
 John Muir

"L'Uomo che piantava gli alberi" è un racconto di 41 pagine di Jean Giono. Si, avete letto bene, 41 pagine solamente: neppure pagine grandi, pagine piccole, poco più della metà di un volume normale. Mi riferico alla pubblicazione del 2011 della Salani Editore, facilmente reperibile. Ebbene è stupefacente come sia un contenitore di messaggi straordinari. Cito un passaggio delle note sull'autore di Leopoldo Carra : " Vi si ritrovano nello spazio di un breve racconto, tutti i temi che furono cari allo scrittore: il pacifismo, nel paragone implicito fra le giovani vite mietute a Verdun e i giovani alberi seminati dal pastore Elzeard Bouffier; l'attaccamento alla vita e il ritorno alla natura; la ricerca della felicità,anche collettiva e comunitaria....; l'apprezzamento per un lavoro onesto, silenzioso e solitario, per una fatica generosa e libera, per uno sforzo tenace che lascia traccia, e che l'inquadramento in qualsiasi ufficialità rischierebbe di vanificare......"


Il pastore Elzeard Bouffier, silenzioso protagonista ci indica un percorso dove il rapporto con la natura è inverso, invece di prelevare ed impoverire, si aggiunge e  si arricchisce. Giorno per giorno,con accurata scelta delle sementa, piantando alberi di diverse essenze: querce, betulle e faggi. Con il trascorrere degli anni, dove era terra arida e desolata, sorge una immensa foresta rigogliosa e ritorna a scorrere l'acqua: torna la vita. Si ricostruiscono le case rovinate. Si ripopolano i villaggi un tempo abbandonati e si riprende a coltivare la terra; orti e campi circondano le nuove abitazioni. Ritorna la felicità.  "...Un' opera degna di Dio."
Nella prefazione Franco Tassi  scrive : "Dietro a questa insolita storia positiva, persino ingenua, si cela invece un messaggio profondo......E' un messaggio di riconciliazione dell'uomo con madre natura, è un messaggio di rinascita della foresta e della vita là dove erano state incoscientemente annientate" , sottolinea come l'albero sia da sempre simbolo della vita e: "Ogni albero racchiude una storia, un mistero una memoria del  passato, e offre ispirazione e creatività a quanti sappiano guardarlo con occhio giovane, libero e aperto". Prosegue: " Qualsiasi stupido è capace di distruggere gli alberi, scriveva nel secolo scorso John Muir, pioniere americano della conservazione della natura. Ancora troppo pochi hanno invece il cuore, l'intelligenza e la dedizione necessarie per salvarli, custodirli e piantarli."

Jean Giono - L'Uomo che Piantava gli Alberi
Presentazione di Franco Tassi
Nota sull'Autore di Leopoldo Carra
Illustrazioni di Simona Mulazzani
Salani Editore


Da leggere e far leggere...

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