1912 - 2012 FOSCO MARAINI
Serata con
MAURO CORONA
“Il mio
primo contatto con le Apuane ebbe dell'apocalittico.
Potevo
avere otto o nove anni. La prima guerra mondiale era terminata da poco. La
famiglia non era ancora assestata dopo l'assenza militare del babbo.
Di
villeggiatura ne parlavano solo i nonni, i quali fortunatamente mi amavano
molto e mi tenevano volentieri con loro.
Quell'anno,
1920 o '21, avevano scelto Vallombrosa [..]. Un pomeriggio ci fu un violento
temporale [..]. Passata la tempesta si profilò - come succede - un favoloso
tramonto. L'aria era stata spazzata dalle piogge ed era quindi limpidissima,
molto più trasparente del solito [..].
Il cielo
era ancora coperto da un soffitto compatto di nubi viola, ma verso ponente si
apriva una lunga finestra orizzontale di splendore rosso.
E contro
quello spacco di mondo si profilavano dei monti aguzzi, impertinenti,
assolutamente straordinari, d'un colore paonazzo che faceva impressione.
"Che sono quelle strane montagne?" chiesi. E qualcuno mi rispose:
"sono le Alpi Apuane...è da là che viene il marmo...".
Quale
impressione quello spettacolo! Più di settant'anni dopo ce l'ho ancora
vivissimo negli occhi.
Mi
sembrava d'aver visto il Karakorum o l'Himalaya”.
Fosco
Maraini
(dall'introduzione
al libro "Le Alpi Apuane" di Bruno Giovanetti)
vedere:
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