"La Pasimata è il dolce pasquale tradizionale della Garfagnana. E' un dolce povero che ha origini antiche che lo riportano ad un tempo in cui la semplicità e genuinità degli ingredienti, lavorati da mani esperte, erano i soli componenti della ricetta: farina, uova, lievito, zucchero, uvetta e tanto tempo, quello necessario per le numerose lievitazioni a cui l'impasto è sottoposto. Il risultato è ancora oggi eccezionale grazie alla lievitazione naturale lenta. E' proprio la lunga lievitazione, che può durare in fasi successive per tre/quatro giorni, il segreto di questo dolce dove il profumo raffinatissimo è qualcosa di straordinario."
( da ingarfagnana.it )
Abraham Bosse, Il Negozio di un Pasticciere - 1638 |
1 kg di farina bianca
200 grammi di burro
400 grammi di zucchero
la scorza grattugiata di un limone
5 gocce di acqua di rose *
2 bicchieri di latte
30 grammi di anici
50 grammi di lievito di birra
Vin Santo
200 grammi di uvetta
4 uova
procedimento
stemperate il lievito nel latte tiepido, poi aggiungete la farina (quanta ne richiede). Lasciate riposare "il levame" fino al giorno dopo. Mettete l'uvetta a rinvenire nel Vin Santo. Fate la fontana con la farina e al centro mettete 3 uova, lo zucchero, il burro ammorbidito, un bicchierino di Vin Santo e il lievito preparato la sera prima, lavorare energicamente e lasciate riposare l'impasto finché non avrà raddoppiato il sio volume. Impastare di nuovo incorporando anche l'uvetta, gli anici, le gocce di acqua di rosa e la scorza di limone. Lavorate l'impasto ancora per 10 minuti poi dividetelo in forma di panetti. Imburrate e spolverate con la farina una placca da forno o una teglia, sistemateci le "pasimate", incidetele longitudinalmente e spennellatele con l'uovo rimasto, sbattuto. Lasciatele lievitare di nuovo, infornate a forno caldo per 40 minuti a 180 gradi.
ricetta tratta da : "Dolci della Toscana" di Sandra Lotti
Maria Pacini Fazzi editore in Lucca
collana "I Mangiari" - 2011
*) acqua di rose
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